Artista e designer faentino la cui straordinaria ricerca merita una (ri)scoperta.

Per Augusto Betti (1919-2013) l'arte è stata un percorso filosofico e spirituale, che l'ha condotto ad una comprensione molto profonda dei misteri della vita e del mondo.

Apprezzato da suoi illustri coevi - tra cui il critico d’arte Giulio Carlo Argan, il grande artista Lucio Fontana, il fondatore del Centro Pio Manzù Gerardo Filiberto Dasi - per ritrosia, modestia e carattere il lavoro di Betti è rimasto per lo più sconosciuto.

La retrospettiva alla Fondazione Sozzani è l'esito di un percorso di riscoperta e valorizzazione dell’affascinante figura di Augusto Betti portato avanti da Paradisoterrestre.

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Augusto-Betti

Pittore e artista sperimentatore di nuove teorie e materiali, allievo di Giorgio Morandi e Giovanni Romagnoli all’Accademia di Belle Arti di Bologna; designer e soprattutto insegnante; sodale di Silvio Ceccato direttore del Centro di Cibernetica e di Attività Linguistiche dell’Università di Milano e di Gerardo Filiberto Dasi del Centro Pio Manzù di Rimini. Una vita ricca e stimolante quella di Augusto Betti, che per ritrosia e carattere ha relegato gli esiti della propria opera creativa a una dimensione intima e privata. Nelle rare occasioni in cui sceglie di partecipare a mostre ed esposizioni, il suo nome compare assieme a quello di importanti personalità dell’arte contemporanea come Marina Apollonio, Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Dadamaino, Lucio Fontana, Ugo La Pietra, Piero Manzoni, Elio Marchegiani e il suo lavoro ottiene riconoscimento da parte di illustri critici, tra i quali Umbro Apollonio, Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Carla Lonzi.

Per Betti l’arte non è una ricerca estetica, ma emozionale, che uscendo dai canoni classici lo porta ad esplorare in maniera profonda diversi ambiti, dall’energia alla psicologia, ai misteri della vita. La mostra approfondisce una ricerca proiettata al futuro, che affonda le radici nel periodo storico in cui è stata intrapresa ma, allo stesso tempo, è di sorprendente attualità.

Accanto alle opere d’arte, sono esposti pezzi di design oggi parte del catalogo di Paradisoterrestre. Tra questi, la poltrona Noodle (1967), nata per spiegare agli studenti l’importanza dei gesti liberi nella generazione delle idee, e il servizio da tè in ceramica – materiale d’elezione della sua città natale Faenza – che Betti definisce come il suo “oggetto di design meglio riuscito” (1975). Sono presentate in anteprima le riedizioni della poltrona e del divano Prisma (1971), ideati durante le lezioni ai suoi allievi, e del tavolino Glass (1967), un elemento in vetro fumé la cui conformazione cubica consente diverse varianti compositive.

Dall’archivio gestito dalla figlia Cristiana Betti provengono invece le rarissime opere d’arte della serie “cassette” (1959–1961); le sculture in resina e vetroresina Pulsazioni (1964), Scatola dei sentimenti (1964), Struttura equilibrante (1964), Obelisco (1965), Ballerina (1965), Vibrazioni (1967), Orgonoscopio (1967), Camera con lenti (1969); e ancora sedia e tavolo Austere (1967), lampada Parete luce (1967), sedia Foemina (1967), sedia Ciclope (1972).

EXHIBITION DESIGN Elisa Ossino Studio | TECHNICAL PARTNERS Medit Amini Carpets Home Design Italian Converter | EXHIBITION VIEWS ph. Nicola Morittu | VIDEO by Marco Riva

Divano Prisma

Edizione Paradisoterrestre 2023

Prima produzione: Habitat Sintoni, 1971

Dimensioni: L 220 P 100 H 80 cm

Materiali: tubolare in acciaio cromato, legno, poliuretano espanso, rivestimento disponibile in più tessuti

Poltrona Prisma

Edizione Paradisoterrestre 2023

Prima produzione: Habitat Sintoni, 1971

Dimensioni: L 110 P 100 H 80 cm

Materiali: tubolare in acciaio cromato, legno, poliuretano espanso, rivestimento disponibile in più tessuti

Tavolino Glass

Edizione Paradisoterrestre 2023

Prima produzione: Habitat Sintoni, 1967

Dimensioni: L 40 P 40 H 40 cm

Materiali: vetro

Servizio da tè 75

Edizione Paradisoterrestre 2023

Prima produzione: Centro Pio Manzù, 1975

Materiali: ceramica smaltata

Colori: rosa, verde menta, bianco

Il servizio da tè disegnato dall’artista Augusto Betti nel 1975 è composto da 1 teiera, 1 zuccheriera, 2 tazzine e 2 piattini. Rieditato da Paradisoterrestre in edizione limitata di 100 pezzi per variante colore, con numerazione e firma sulla teiera e certificato di autenticità.